San Leucio, un’utopia realizzata
- At Marzo 26, 2013
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Fu quando suo figlio morì che Ferdinando IV di Borbone decise di trasformare il podere di San Leucio in un ospizio per poveri. Ben presto si rese conto i poveri vivevano in una sorta di “otium”, così decise di inviare alcuni di essi in Francia: lì impararono la produzione della seta e, una volta tornati, San Leucio fu trasformato in un opificio.
I suoi tessuti erano lussuosi e finemente lavorati a mano, tanto che l’opificio divenne famoso in tutto il mondo: Ferdinando e sua moglie decisero di vivere a San Leucio e ivi accolsero i loro ospiti nobili che venivano a comprare la bella seta.
La fabbrica fu una specie di utopia realizzata: i poveri migliorarono le loro condizioni di vita e Ferdinando realizzò il suo sogno “illuminista”, fornendo loro un lavoro, case, cibo e leggi.
La gloria della fabbrica durò fino all’ Unità d’Italia, dopodichè fu abbandonata totalmente… gli eventi storici cambiarono un sacco di cose, anche se una piccola partedi quell’arte manifatturiera si è tramandò di generazione in generazione fino ai giorni nostri.
Pochi anni fa la fabbrica, con le sue macchine (una era il famoso telaio “Jacquard”), è stata completamente restaurata e aperta al pubblico.
Quando ho visitato San Leucio mi sono sentita, per qualche ora, come una principessa: ho visto splendida seta naturalmente colorata in blu, oro e porpora … immaginavo come fosse stata la vita dei Borbone nel XVIII secolo e quanto essi fossero intelligenti.
Posso permettermi un suggerimento, mio caro lettore?
Se vieni in Campania passa alcune ore nella fabbrica di San Leucio … e se hai a disposizione più tempo, và a fare una passeggiata per il centro medievale di Caserta (Caserta vecchia) … dove il tuo sogno di vivere nel passato diventa realtà.
Un’Artista Internazionale: Marina Pane
- At Marzo 15, 2013
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La Primavera del F.A.I si è aperta quest’anno a Salerno con la mostra della pittrice positanese Marina Pane . Formatasi all’Istituto d’Arte di Sorrento e all’Accademia di Belle Arti di Napoli , Marina Pane si distingue per uno stile particolare e riconoscibile di espressione primitivista ed onirica .
In questa mostra sono presenti i dipinti piu’ legati al magnifico territorio della costiera amalfitana ,dove la pittrice è nata e cresciuta ,una terra con la quale vive una storia d’amore difficile e tormentata.
La presentazione è stata curata da Matilde Romito attualmente impegnata nella stesura del secondo testo antologico su ”La Pittura di Positano nel ‘900”.
Nel commento di apertura alla mostra la Romito ha descritto Marina Pane come un’esponente del panorama internazionale (madre inglese , marito africano del burkina faso) di artisti che operano o hanno operato a Positano , collocando la sua pittura nel contesto iconografico della costiera per tematiche e richiami formali al cubismo insito nel paesaggio .
Marina Pane nel suo lavoro spazia dalla grafica alla terracotta ai dipinti ad olio ed acquerello , è interessata alla ricerca visiva introspettiva , un campo che privilegia e che trova espressione nei laboratori di pittura per bambini finora svolti in Praiano , Sorrento e Burkina Faso.
Artista della Settimana: incontrando Sosò
- At Marzo 04, 2013
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Giuseppe Guarracino, in arte Sosò, vive a Positano ed ha iniziato la sua carriera d’artista nel mondo dei fiori e della moda, disegnando splendidi abiti e creando meravigliose composizioni floreali. Da qualche anno realizza nel suo laboratorio ceramiche e complementi di arredo ispirati alla storia e cultura della Costa Amalfitana, unendo al gusto classico un design attuale e contemporaneo ed un tocco personale unico. Nel laboratorio-atelier di Sosò incontriamo pannelli, vasi e piatti con rivisitazioni di mosaici bizantini e romani rinvenuti durante gli scavi archeologici delle famose Ville d’Ozio costiere, lampade e portacandele in stile moresco, sculture di sirene ed introvabili scorci di Positano in stile Pop.
Affacciandovi dal muretto di questo piccante angolo (pieno di peperoncini, simbolo di buona fortuna) in Via Pasitea 51 avrete occasione di scoprire il giardino dell’Arte, dove Sosò organizza mostre fotografiche e pittoriche sia personali che di artisti locali.
Sosò, attraverso la sua arte, ci trasmette un’insolita ed affascinante visione del bel paese, grazie alla quale riusciamo a portare Positano nei nostri cuori ma anche nelle nostre case.
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